Bando sport e periferie, Pella: “Progetto in linea con azione di Anci sull’impiantistica sportiva”
“Un progetto in linea con l’azione che da sempre Anci segue per lo sviluppo dell’impiantistica sportiva sia nuova che messa a norma perché riteniamo importante la qualità degli impianti per tutte le persone che praticano sport agonistico e amatoriale”.
Commenta così il vicepresidente dell’Anci e delegato Anci allo Sport, Roberto Pella, commentando l’Avviso “Sport e Periferie 2025” diffuso oggi dal Dipartimento per lo Sport. La presentazione delle domande da parte dei Comuni potrà essere effettuata a partire dalle ore 12 del 5 maggio e fino alle ore 12 del 16 giugno, esclusivamente sull’apposita Piattaforma messa a disposizione dal Dipartimento per lo Sport.
“Questo bando – aggiunge Pella – è un momento importante per lo sviluppo dello sport per tutti, che deve coinvolgere le nuove generazioni anche per la lotta alla sedentarietà”. FONTE ANCI PIEMONTE
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, dichiara “Le infrastrutture dedicate allo sport in tutte le sue forme non costituiscono solo lo spazio fisico nel quale si svolge l’attività motoria, fisica, sportiva e si 'allena' la cultura del movimento, ma sono centri di aggregazione e condivisione, con un impatto che va ben oltre il semplice utilizzo specifico, generando valore educativo e sociale, e contribuendo al benessere psicofisico delle persone che le frequentano. Valore costituzionale, come recita il comma 7 dell'articolo 33 della nostra Carta. Riproponiamo anche nell'anno in corso il bando “Sport e periferie”, per il quale, attraverso il nostro Dipartimento per lo Sport, investiamo 110 milioni di euro, la cifra più alta degli ultimi anni, ai quali si aggiungeranno ulteriori 70 milioni di euro provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Obiettivo: contribuire a realizzare nuovi impianti sportivi pubblici, solo se davvero necessari e gestibili, e, soprattutto, migliorare quelli esistenti di proprietà comunale, abbattendo le barriere architettoniche, mettendoli in sicurezza ed efficientandoli energeticamente. Una volta assegnate le risorse del bando, la graduatoria dei progetti non finanziati, da nazionale, si scomporrà in graduatorie regionali, consentendo alle Regioni di finanziarli con risorse proprie. Il senso della collaborazione interistituzionale tra Governo e amministrazioni del territorio, un'altra opportunità per sostanziare e qualificare il modello sportivo italiano, che vince e convince “.
(Linea A), dedicata a tutti i Comuni con popolazione pari almeno a 5.000 abitanti (ovvero ai Comuni con una popolazione inferiore ai 5.000 abitanti, ma in grado di raggiugere la soglia dei 5.000 abitanti attraverso un accordo con altri Comuni limitrofi). È gestita attraverso una procedura a sportello e consente di presentare progetti di rigenerazione ovvero riqualificazione di impianti già esistenti. È previsto un contributo, per ciascun intervento ammesso a finanziamento, fino ad € 1,5 milioni, con la compartecipazione dei Comuni.
(Linea B), dedicata ai Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti e gestita attraverso la valutazione dei progetti presentati, volti alla realizzazione di Palazzetti dello sport secondo “schemi progettuali” preliminarmente elaborati da Sport e Salute S.p.A., quali luoghi di aggregazione sportiva al chiuso. È previsto un contributo, per ciascun intervento ammesso a finanziamento, fino ad € 3 milioni, con la compartecipazione dei Comuni. La graduatoria sarà redatta su base regionale allo scopo di consentire alle singole Regioni di poter eventualmente finanziare, a scorrimento, i progetti valutati come idonei.